EXIT

 

Exit

l’omino incensurato non aveva gambe
non aveva occhi. senza naso.
batteva cassa ogni mese
un bastone, per l’amor di Dio,
per terra, tre volte
trecentoeuro di interessi
e conviene pagare sull’unghia pittata
rossa e notti bianche sul cuscino
pregando. ma non voleva finire.
di tagliare freddo, il vento
ci supera sempre di mezzo metro
e si volta ridendo. una iena che dorme
sul fianco destro non la smette di urlare.
non la smette.

allora, una madre.
una che non si arrende ma non parla.
un marito di la’ che aspetta nuvole
da cadere e novantesimo minuto. tutti zitti.
e cantava ninnananne come meglio poteva
lei, passi rotti e cicche da mendicare
dove i papà attendono cicogne e
la fame, da nascondere nei pugni.
una porta rotta
un altro buco da nascondere
dietro persiane abbassate
un esercito di figli
che la guerra non la smette di sfinire.
non la smette.

ed erano giardini di sete
una figlia che correva freddo di biciclette
gambette corte e un sogno di trecce
nei viali di sabbia che risaliva.
ed intanto qualcosa che cambia
la fa donna, nelle dita mangiate di sempre
sempre la stessa fame da disperare
troppo corte le dita per tirare funi
e sbagliare il tiro. ogni volta
piccole storie di una vita
una voce che non è la prima volta
che sputa. e neanche l’ultima
– non ho più un soldo bucato –
e la sete non la smette di appassire
non la smette.

(novembre 2007)

Pubblicato da Francesca Pellegrino

Francesca Pellegrino nasce il 5 novembre del 1974 a Taranto, dove tuttora vive, scrive e sogna e fintanto che sogna alcune cose sono accadute. Ha un figlio, un sogno vivo e bellissimo che si chiama Luca – LucaDeiMieiOcchi, un mutuo e un lavoro che si è inventata per sbarcare lune e altre galassie e che si chiama “Melasogno”. Ma procediamo per tappe, senza prenderla tanto per lunghe, che il coraggio, si sa, è una questione di sintesi: Nel 2006, entra a fare parte del wikismo (wikipoesia), curato da Andrea Galli e Carlo Trotta, dove pubblica “La felicità è una piccola cosa” (vol. 2 della wiki poesia) e partecipa come co-curatrice del vol. 3 “Le solitudini di Aradollo”. E’ finalista per la seconda edizione del premio letterario IoScrivo di Giulio Perrone Editore. Nel 2008 è autrice selezionata per la collana promozionale “Donne in poesia” curata e promossa da Elisa Davoglio, con l’Enunciato. Nel 2009 è finalista alla sesta edizione del Premio Turoldo. Pubblica “Dimentico sempre di dare l’acqua ai sogni” (editrice Kimerik) e “Niente di personale”, il n° 16 della Collana Samizdat per la Biblioteca Clandestina Errabonda. E’ presente su riviste letterarie, quali “La Clessidra” di Joker Editore e “La Mosca di Milano” di La Vita Felice. E’ presente su riviste letterarie internazionali, quali “Journal of Italian Translation” , “Gradiva” di New York e altre, con una selezione di testi di Dimentico sempre di dare l’acqua ai sogni, tradotti da Emanuele di Pasquale. Nel 2010 pubblica "CHERNOBYLOVE - il giorno dopo il vento" (editrice Kimerik)., Inaugura la videoproiezione “Natura morta live” (Galleria di Arte Contemporanea Co.61), con la fotografia di Paola Aloisio. Nel 2014 è vincitrice del premio nazionale “Certamen Poeticum Apollinare 2014 - I Edizione”, organizzato dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, con il suo libro “CHERNOBYLOVE - il giorno dopo il vento". Pubblica “CHERNOBYLOVE – The Day After the Wind” (Chelsea Editions – New York) un volume che raccoglie una selezione di poesie pubblicate dal 2008 al 2010 – traduzioni a cura di Adria Bernardi. Nel 2015 pubblica per Edit@ Casa Editrice e Libraria il suo nuovo volume intitolato 'Tutte le Lucciole vennero al pettine', un monologo tra mille parti del sé che si disputano ragioni, colpe e consensi fino a trovare una pace di consistenza esistenziale. È autrice selezionata dalla redazione di Rai 1 per la realizzazione di un video trasmesso per Tv7 - approfondimento settimanale del Tg1 - con la poesia 'L'ebanista'.