Quando mi annoio, sbadiglio e ho fame
e mangio le unghie, i dolci
mi si cariano i denti, ingrasso
e ho tutte le mani rovinate dalla noia
Così, busso alla vicina che mi sta sulle palle
e le dico del tempo che se piove
è un casino pazzesco per il bucato
e mi risponde che sono ingrassata,
che non c’entra nulla, lo so, e così imparo, io, ad annoiarmi,
che poi, mi sento sola e mancano le parole e cerco occhi,
occhi in cui annegare la noia.
E li cerco belli, a specchio
così la noia se ne va a fanculo per un po’
e io sto bene.
Almeno fino a quando, quegli occhi
non annegano me, come se io stessa,
fossi il prolungamento della noia,
la sua coda. O sua figlia, perché no?!
E’ sempre colpa della noia
se non sono felice e vorrei essere un animale
perché gli animali non hanno la tv
vuol dire che non si annoiano
che se si annoiassero,
pure loro metterebbero cravatte
e si inventerebbero le favole
da raccontare ai bambini dei serpenti
e le serpentesse andrebbero a farsi pelo
anche se il pelo non ce l’hanno.
E’ per questo che pur di non annoiarmi
io faccio cose da pazzi
perché la noia è un buco enorme
che se ci cadi, finisce il mondo
e finisce il cielo e tutti i pianeti
le stelle e le comete. Compreso i sogni.
Finisce tutto, così come è iniziato
e Dio finì in quel buco zeppo di niente
solo e annoiato da fare paura
e allora prese Big e prese Bang e
fece BUM.