CHERNOBYLOVE – il giorno dopo il vento – ©2010 Casa Editrice Kimerik

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Francesca Pellegrino
Chernobylove – Il giorno dopo il vento
©2010 Casa Editrice Kimerik

il giorno dopo il vento
CHERNOBYLOVE - il giorno dopo il vento

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Nota di lettura: Alfredo de Palchi
Prefazione – Giuseppe Panella
Copertina – “Resti su di me” – fotografia di Paola Aloisio

In “Chernobylove – Il giorno dopo il vento”, il dono della sintesi si appropria della realtà, a passi scalzi. Come a entrare di soppiatto, teneramente e con crudele verità, nella “stanza” compositiva del verso poetico. Ed è un verso tremendo, frutto di una personalità dilaniata dalle “bellezze” e dalle “sicurezze” della società postmoderna.

Il book trailer

Merd@

Non ci sorprendano il sudore
la spinta
la contrazione fino all’osso
la lacerazione, il pianto.

Che non ci sorprendano neanche
il grido, lo stridere dei denti
forte allo spasmo

che e’ così che si nasce.

La sua carta non è abilitata per l'operazione richiesta

MasterCard_sflbMi sta dentro gli occhi:
lacrima che evapora luce
da est, poi le ore, tictac,
orizzonti che spaccano
spazi, sulle meridiane
che funambolo
persa nel sogno del sogno
del sogno, vero come
le rare monete che mi
abitano le tasche.
Avrò anche il bancomat a pezzi
ma lungimiranza
è una parola bellissima.

Cagliari 19 Dicembre 2009 – Analisi delle fonti antropologiche, percorsi poetici e di ricerca intorno alla violenza di genere

timbora-caranas2008Il progetto nasce dall’esigenza di realizzare un’opera che utilizza una modalità comunicativa non violenta per affrontare una tematica decisamente forte e quanto mai attuale. In un contesto sociale in cui il problema della violenza e dell’integrazione diventa sempre più una tragica emergenza, dove troppe vite sono drammaticamente segnate ed abusate, l’idea di creare uno spettacolo che indaga la tematica della violenza di genere sembra quasi un’operazione scontata che corre il rischio di cadere nella retorica.

La riflessione apportata dall’arte può invece sollecitare e motivare un ulteriore processo di intervento e consapevolezza rispetto ad una tematica così profonda e sfaccettata.

Io ti tenevo intensa e leggera accetta questa sfida ed utilizza un linguaggio simbolico, poetico, semplice ed evocativo che sfugge all’esigenza di descrivere, al desiderio di imporre un’opinione o di trasmettere una lezione. Racconti, filmati d’epoca e testimonianze si combinano e si intrecciano, lasciando affiorare i ricordi ed evidenziando quanto il passato sia più che mai legato alle vicende attuali. Il lavoro indaga inoltre alcuni aspetti del mondo femminile, quali la maternità, il lavoro, la solitudine, la solidarietà ed il diritto di famiglia .

Ci lasciamo trasportare dalla memoria e ci esponiamo all’imprevedibilità dell’incontro col nuovo realizzando uno spettacolo sociale che riesamina il passato per marcare differenze e somiglianze col presente.

L’associazione Onlus Timbora nasce nel 2008 come associazione no-profit con l’intento di fornire e promuovere formazione gratuita e rafforzamento delle competenze, finalizzate all’inserimento professionale e all’integrazione sociale per le fasce di popolazione a rischio di povertà o che vivono in condizione di esclusione sociale. L’Associazione al fine di garantire e promuovere le Pari Opportunità per tutti/e, propone corsi di formazione e progetti di sviluppo locale sostenibile anche in partenariato con città italiane ed estere, al fine di dare un contributo alla creazione di benessere sociale, all’integrazione sociale e alla realizzazione della persona, creando così un circolo virtuoso dall’effetto moltiplicatore. Fra le sue attività l’Associazione nel 2008 e 2009 ha dedicato ampio spazio alla sensibilizzazione alla violenza sulle donne, attuando molti progetti sulla prevenzione e sul contrasto della violenza sulle donne in diversi ambiti professionali con risultati molto positivi. L’Associazione, attraverso le sue attività intende dare un concreto contributo alla Piattaforma di Beijing, all’impegno preso da ogni Stato e aderire ai processi di occupazione femminile (Processo di Lisbona) e alla Programmazione dell’Unione Europea per il 2007-2013.

Sul tema Timbora ha realizzato:

Nel 2008 ‘Annullamento degli Stereotipi e della Violenza di Genere’, Liceo Classico Dettori, Cagliari

Nel 2009 ‘Annullamento degli Stereotipi e della Violenza di Genere’, I.T.I.S. Othoca, Oristano

Nel 2009 ‘Io ti tenevo intensa e leggera’, spettacolo di teatro danza all’interno del progetto ‘8 Marzo e 25 Novembre in Rete’. Comuni coinvolti: Monserrato, Sestu, Sinnai e Cagliari.

Caranas 108 è un’associazione culturale che promuove, produce e divulga progetti artistici multidisciplinari. Realizza dal 2000 spettacoli di danza contemporanea ponendo le basi della propria ricerca sui principi della sperimentazione e dell’interazione con altre discipline artistiche, ritenendo la danza contemporanea un linguaggio in continua evoluzione, influenzato dalla crescente complessità dei codici comunicativi attuali.

L’attenzione è rivolta a quei processi creativi in cui l’incontro con la video arte e l’elaborazione musicale originale risultano spesso elementi fondamentali per la creazione delle opere. Il corpo rimane luogo di partenza e ritorno di un percorso in cui i contenuti vengono dispiegati attraverso il movimento che scolpisce la dimensione spazio temporale imprimendo immagini tangibili. Corpo sociale, corpo politico, corpo che esprime le esigenze e le manifestazioni della contemporaneità. Il risultato è una danza che attraversa paesaggi surreali, fiabeschi e urbani, in continua metamorfosi.

Caranas 108 ha prodotto tredici spettacoli ed organizza dal 2001 a cadenza biennale il festival internazionale di danza contemporanea MovimentInTempo (MIT Festival) e l’evento Tracce di danza. L’associazione si pone anche come veicolo di diffusione della Tecnica Alexander, metodo di rieducazione psicofisica.

Caranas 108 è sostenuta dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato Cultura e Spettacolo.

Rita Spadola, danzatrice e performer, coreografa e direttrice artistica del festival internazionale MIT, si è formata all’estero dove ha vissuto più di dieci anni, principalmente a New York. Qui ha studiato, fra gli altri, con Merce Cunningham, Jocelyn Lorenz, Dana Reitz, Lisa Nelson, Simone Forti, K.J. Holmes e danzato con Poppo Shiraishi, Merian Soto e Stephan Koplowitz. Rientrata in Italia, ha fondato Caranas 108 realizzando numerosi progetti multidisciplinari per la promozione, produzione e diffusione della danza contemporanea e delle arti performative. Dal 1998 crea spettacoli di danza contemporanea sia come artista indipendente che in collaborazione con altri danzatori, registi, musicisti e artisti visivi. Ha danzato in Italia, Francia, Olanda, Svizzera, Stati Uniti, Giappone, Venezuela, Canada.

Tra i suoi ultimi spettacoli: Play – Oggi sono un torero (2008) e Io ti tenevo intensa e leggera (2009)

Insegna Tecnica Alexander (è insegnante membro di A.T.I, Usa) e cura la direzione artistica di Caranas 108.

Maria Benoni Incontra Etienne Decroux nel 1984 a Parigi e studia nella sua scuola di teatro corporeo. In seguito lavora come assistente del maestro per diverso tempo.

Il corpo diventa il mezzo più interessante ed essenziale della sua ricerca attoriale alla ricerca di un segno sempre più chiaro e di un corpo priorità assoluta. Si confronta di continuo con artisti diversi e con i linguaggi dell’arte contemporanea, lavorando in Europa e in Italia come attrice, autrice e regista. Il teatro è la sintesi di un lungo lavoro interno, la ricerca poetica di un segno essenziale “minimo”. Rientrata in Italia lavora a lungo nel carcere minorile di Nisida a Napoli. Il teatro è un’arte politicamente impegnata “ancora”, perchè mi mette davanti al rischio… all’imprevedibilità di un corpo e delle cose…

Fatima Kouchrad è nata a Khouribga, in Marocco. Il suo lavoro di mediatrice interculturale le permette di conoscere profondamente le problematiche relative all’integrazione sociale delle donne immigrate. Collabora con diverse strutture in programmi che mirano a prevenire la dispersione scolastica, forniscono assistenza alle famiglie immigrate, mettono in comunicazione culture diverse. Fatima lavora anche come interprete nei progetti di assistenza sociale e mediatrice linguistica con gli alunni extracomunitari. Da sempre interessata al teatro di impegno sociale, questa è la sua prima esperienza con Caranas 108.

Timbora associazione Onlus

[email protected]

[email protected]

CARANAS 108 Comune di Cagliari

Via A. Solmi 37 – 09129 Cagliari

Tel./Fax 39 070 300540

[email protected]  www.caranas.com

Associazione Caranas 108 Associazione Onlus Timbora

Nell’ambito del progetto Gli occhi violati – Azioni artistiche per una poetica contro la violenza di genere

Io ti tenevo intensa e leggera

Ideazione, regia e danza Rita Spadola

Collaborazione alla regia Maria Benoni

Con Maria Benoni, Fatima Kouchrad, Rita Spadola

Musica Simon Balestrazzi, David Bowie, M.I.A

Editing video Antonio Cauterucci

Luci Cinzia Nieddu

Produzione Caranas 108

CAGLIARI,

Sabato 19 dicembre 2009,

Liceo Psicosociopedagocico E. d’Arborea

Ore 10 – 13 Aula Magna, Via Carboni Boi 5

Analisi delle fonti antropologiche, percorsi poetici e di ricerca intorno alla violenza di genere

Intervengono: Mary Nicotra (psicologa e regista)

Cristina Legovich (scrittrice e compositrice)

Francesca Pellegrino (poetessa)

Moderatrice: Maria Delogu

Ore 18, La Vetreria Sala Rubino, Via Italia 67

In diretta dal ventre

e altre video poesie di Francesca Pellegrino

Proiezione del cortometraggio

Snodi al crocevia tra violenza e generi

Presentazione a cura di Mary Nicotra e Roberta Padovano

La fortezza

Lettura di Maria Delogu

Intervento musicale di Cristina legovich

Ore 19.30 Aperitivo

ore 21, Teatro La Vetreria

Io ti tenevo intensa e leggera

Ingresso euro 5,00

Tenere: sostenere, reggere, fare attenzione, non lasciarsi sfuggire, dare importanza, difendere

Intensa: energica, viva, vigorosa, violenta, acuta, carica, impegnativa, abbagliante, forte

Leggera: lieve, delicata, dolce, agile, impalpabile