Il portone dove abito è pieno di libellule.
cioè, credo che siano libellule
perché ho cercato le immagini su google delle libellule
e quelle cose che svolazzano nel mio portone
sembrano proprio tali e quali.
Soltanto che quelle mie, a guardarle bene,
non hanno tutte quelle ali
ma ho pensato che sia per via della città
o del cemento, perché il cemento toglie l’aria
e l’asfalto non asciuga l’acqua
come fa la cielo delle libellule con mille ali.
Così, ho deciso che anche le mie libellule senza tante ali
sono molto belle, anzi,
sono più belle di quelle di google col cielo bello
perché le mie, sono libellule che hanno paura,
paura di trovare la ruggine nell’aria
e di perdere quelle poche ali che hanno
che rassomigliano alle ali di una zanzara,
anzi, le mie libellule sembrano zanzare gigantesche
e queste ultime le conosco bene, io!
perché ho il sangue dolce e quando è d’estate
mi si appiccicano ingorde sulla pelle
fino a morire sazie in qualche angolo della casa.
Ed io non sto più nella pelle per le bolle
e faccio croci con gli stracci d’unghia che ho
e faccio croci, perché mi hanno detto che dopo le croci
il dolore non brucia più. Mica è vero, però
ma io le croci le faccio lo stesso, perché non si sa mai
e magari porta anche bene
e le mie libellule senza tante ali
magari non sono zanzare, ma libellule vere
col cielo che asciuga l’acqua e fa i fiori belli.
E se le mie, sono libellule vere
allora io, io non sono quella che non può più.
L’amore