Non sono una libellula

Il portone dove abito è pieno di libellule.
cioè, credo che siano libellule
perché ho cercato le immagini su google delle libellule
e quelle cose che svolazzano nel mio portone
sembrano proprio tali e quali.
Soltanto che quelle mie, a guardarle bene,
non hanno tutte quelle ali
ma ho pensato che sia per via della città
o del cemento, perché il cemento toglie l’aria
e l’asfalto non asciuga l’acqua
come fa la cielo delle libellule con mille ali.
Così, ho deciso che anche le mie libellule senza tante ali
sono molto belle, anzi,
sono più belle di quelle di google col cielo bello
perché le mie, sono libellule che hanno paura,
paura di trovare la ruggine nell’aria
e di perdere quelle poche ali che hanno
che rassomigliano alle ali di una zanzara,
anzi, le mie libellule sembrano zanzare gigantesche
e queste ultime le conosco bene, io!
perché ho il sangue dolce e quando è d’estate
mi si appiccicano ingorde sulla pelle
fino a morire sazie in qualche angolo della casa.
Ed io non sto più nella pelle per le bolle
e faccio croci con gli stracci d’unghia che ho
e faccio croci, perché mi hanno detto che dopo le croci
il dolore non brucia più. Mica è vero, però
ma io le croci le faccio lo stesso, perché non si sa mai
e magari porta anche bene
e le mie libellule senza tante ali
magari non sono zanzare, ma libellule vere
col cielo che asciuga l’acqua e fa i fiori belli.
E se le mie, sono libellule vere
allora io, io non sono quella che non può più.
L’amore

Pubblicato da Francesca Pellegrino

Francesca Pellegrino nasce il 5 novembre del 1974 a Taranto, dove tuttora vive, scrive e sogna e fintanto che sogna alcune cose sono accadute. Ha un figlio, un sogno vivo e bellissimo che si chiama Luca – LucaDeiMieiOcchi, un mutuo e un lavoro che si è inventata per sbarcare lune e altre galassie e che si chiama “Melasogno”. Ma procediamo per tappe, senza prenderla tanto per lunghe, che il coraggio, si sa, è una questione di sintesi: Nel 2006, entra a fare parte del wikismo (wikipoesia), curato da Andrea Galli e Carlo Trotta, dove pubblica “La felicità è una piccola cosa” (vol. 2 della wiki poesia) e partecipa come co-curatrice del vol. 3 “Le solitudini di Aradollo”. E’ finalista per la seconda edizione del premio letterario IoScrivo di Giulio Perrone Editore. Nel 2008 è autrice selezionata per la collana promozionale “Donne in poesia” curata e promossa da Elisa Davoglio, con l’Enunciato. Nel 2009 è finalista alla sesta edizione del Premio Turoldo. Pubblica “Dimentico sempre di dare l’acqua ai sogni” (editrice Kimerik) e “Niente di personale”, il n° 16 della Collana Samizdat per la Biblioteca Clandestina Errabonda. E’ presente su riviste letterarie, quali “La Clessidra” di Joker Editore e “La Mosca di Milano” di La Vita Felice. E’ presente su riviste letterarie internazionali, quali “Journal of Italian Translation” , “Gradiva” di New York e altre, con una selezione di testi di Dimentico sempre di dare l’acqua ai sogni, tradotti da Emanuele di Pasquale. Nel 2010 pubblica "CHERNOBYLOVE - il giorno dopo il vento" (editrice Kimerik)., Inaugura la videoproiezione “Natura morta live” (Galleria di Arte Contemporanea Co.61), con la fotografia di Paola Aloisio. Nel 2014 è vincitrice del premio nazionale “Certamen Poeticum Apollinare 2014 - I Edizione”, organizzato dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, con il suo libro “CHERNOBYLOVE - il giorno dopo il vento". Pubblica “CHERNOBYLOVE – The Day After the Wind” (Chelsea Editions – New York) un volume che raccoglie una selezione di poesie pubblicate dal 2008 al 2010 – traduzioni a cura di Adria Bernardi. Nel 2015 pubblica per Edit@ Casa Editrice e Libraria il suo nuovo volume intitolato 'Tutte le Lucciole vennero al pettine', un monologo tra mille parti del sé che si disputano ragioni, colpe e consensi fino a trovare una pace di consistenza esistenziale. È autrice selezionata dalla redazione di Rai 1 per la realizzazione di un video trasmesso per Tv7 - approfondimento settimanale del Tg1 - con la poesia 'L'ebanista'.