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Certamente la differenza
sta nella diversa proporzione delle parti
ma pezzi di fango, siamo
più o meno consistenti
o capaci di trattenere stagioni
in ragione del coefficiente di fragilità
che ci sta nel cuore.
Cercando una qualche dimostrazione
a questo enunciato, dirò della mia casa:
la densità permette la giusta malleabilità
delle parti, dentro le (di lui?) mani
compreso una giusta predisposizione
a incastrarsi
dentro gli interstizi delle cose
che mi abitano.
Non nego, però, la tendenza a gestire
temperature altissime
accelerando come le mele
le mie età
e rendendo la mia struttura
labile al taglio
disidratando notti e sogni
di freddo bianco.
C'è solo da restare attenti
quel giusto che non guasti
il nome.